Anche gli ingredienti di un farmaco
se non si tengono in movimento
si separano
Eraclito
Tutti i nutrienti che definiscono il profilo dello Shiatsu li ritengo essere degli ingredienti, come quelli di una bellissima ricetta. Tutti loro vengono miscelati e lievitando danno sapore al trattamento, creando una consistenza.
Il mio shiatsu è definito e riconosciuto come zen Shiatsu o di derivazione di Masunaga, non tutti i tipi di shiatsu adottano l’utilizzo dei meridiani.
Gli ingredienti principali sono: l’ascolto, il contatto, la giusta distanza tra ricevente e me, il rispetto reciproco, la presenza, la profondità, l’allineamento, la giusta pressione, lo stare e non fare e il corpo rilassato(vale per il ricevente ed anche e soprattutto per l’operatore).
Le componenti sono i criteri di valutazione per fare diagnosi nella zona di Hara o del Dorso e altro lo strumento dei dodici meridiani i quali vengono trattati con l’uso delle due mani, mano madre e mano figliache rispecchiano la polarità yin yang
Poi ci sono due macro ingredienti: la parte tecnica e l’attitudine dell’operatore.
Riguardo la parte tecnica è tutta la parte che crea il bagaglio culturale di chi pratica lo shiatsu in maniera professionale.
L’attitudine dell’operatore introdotta da Masunaga, comprende la messa in opera di tutte le tecniche apprese, ovvero l’allineamento tra Terra e Cielo e quello tra il Corpo, l’Emozioni, la Mente, lo Spirito.
Quando invece definiamo lo shiatsu come pratica a mediazione corporea oppure come digitopressione descriviamo le tecniche, mentre se lo descriviamo come Arte di contatto raccontiamo della sua essenza. Possiamo quindi definire che la comprensione teorica determina inequivocabilmente la qualità dell’attitudine dall’operatore. Questa qualità si manifesta nel tocco, nel contatto che io o un altro operatore porterà al ricevente.
Scriveva Alejandro Jodorowsky nel libro La danza della realtà: Imparai che non può esistere una creatività efficace se non è accompagnata da una buona tecnica. E che la tecnica, senza arte, distrugge la vita. È chiaro come il successo o insuccesso di un trattattamento dipendono dall’atteggiamento mentale dello shiatsuka. Questo atteggiamento definito dai giapponesi con il nome di Kokoro, nel quale rientra anche l’estetica della strategia scelta per raggiungere lo scopo prefissato.
Quindi sinteticamente il processo di apprendimento si propaga vibrazionalmente in territori diversi, contaminandoli , il risultato finale sarà un tocco con una vibrazione mentale.



